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Fattura elettronica Forfettari: obbligo e guida per Partite IVA

Fattura elettronica Forfettari obbligo e guida per Partite IVA - studio montanaro

Obbligo di fattura elettronica per i forfettari dal 1° luglio: lo prevede il decreto legge 36/2022 (articolo 18) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 di sabato 30 aprile 2022.

Si tratta di un provvedimento da tempo nell’agenda dell’Esecutivo. A fine 2021 era arrivato il parere positivo della commissione UE sulla richiesta italiana si estensione e potenziamento della e-fattura in chiave anti-evasione, con proroga al 2024 dell’obbligo già in vigore per tutte le operazioni B2B e l’estensione alle Partite IVA che applicano il regime forfetario. Dopo l’ok di Bruxelles era necessario uno specifico provvedimento di Governo, poi inserito nel decreto PNRR2 entrato in vigore il 1° maggio 2022.

Vediamo dunque cosa cambia per la fattura elettronica in regime forfettario, quali soggetti restano temporaneamente esclusi dall’obbligo e come funziona il periodo transitorio per le sanzioni.

Fatturazione elettronica nel Forfettario

Dal 1° luglio 2022 scatta l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti forfettari che applicano la flat tax al 15% e dichiarano redditi fino a 65mila euro, con la sola esclusione dei forfettari fino a 25mila euro. Viene dunque abolita l’esenzione generica per le Partite IVA che applicano il regime forfetario, mentre per un periodo transitorio, che termina il 30 settembre 2022, si applica una moratoria sulle sanzioni (per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, per fatture elettroniche emesse entro il mese successivo a quello dell’operazione).

Chi resta esonerato dalla fattura elettronica?

Dal 1° luglio 2022 è fatto obbligo di emettere fattura elettronica per i contribuenti:

  • in regime di vantaggio (articolo 27, commi 1 e 2, del DL 98/2011, convertito dalla legge 111/2011);
  • in regime forfettario (articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 190/2014);
  • in regime Legge 398/1991 (articoli 1 e 2) che fatturano fino a 65.000.

Per tutte queste categorie, fino al 31 dicembre 2023 sono esclusi i soggetti con ammontare dei ricavi o compensi conseguiti nell’anno precedente sotto la soglia di 25.000, il superamento della quale è verificato tenendo conto del ragguaglio ad anno per le nuove attività.

La formula di esclusione opera solo per gli anni fiscali 2022-2023 e si estende a tutti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Per poter eventualmente applicare anche dopo l’obbligo di e-fattura, bisogna prima attendere le nuove regole UE sull’IVA.

Da quando l’obbligo di fattura elettronica forfettario 2022?

Tecnicamente, l’obbligo scatta dal 1° luglio 2022 ma viene concesso un trimestre di tempo senza sanzioni per adeguarsi alla nuova procedura, per quanto la moratoria conceda un solo mese ogni volta, nel periodo concesso, per mettersi in regola.

Sanzioni e periodo transitorio

La moratoria si applica sulle operazioni del terzo trimestre del periodo d’imposta 2022: le  sanzioni ordinarie (dlgs 471/1997, articolo 6, comma 2) non si applicheranno ai forfettari con obbligo di fattura elettronica con ricavi tra 25mila e 65mila euro, purché la fattura omessa venga  emessa entro il mese successivo a quello dell’operazione. Dal 1° ottobre 2022 termina la sospensione delle sanzioni.

Chi è in regime forfettario può emettere fattura elettronica?

Chi è in regime forfettario può sempre e comunque emettere fattura elettronica. L’applicazione del regime premiale riservato ai soggetti che l’adottano pur non essendovi obbligati resta applicabile ai forfettari che fino al 2024 sono esentati in base al parametro della soglia di fatturato.

Chi paga l’IVA nel regime forfettario?

Ricordiamo che chi applica il regime forfetario non addebita l’IVA in fattura ai clienti, non la detrae sugli acquisti e non liquida l’imposta, né tantomeno la versa. Contenuti e le regole fiscali sull’IVA non cambiano con il nuovo obbligo di fattura elettronica: semplicemente, si adotta una procedura interamente informatizzata per la sua emissione, consegna e conservazione sostitutiva.

Fattura elettronica Forfettario: come si compila

La compilazione della fattura elettronica in xml, emessa utilizzando ad esempio il software o la procedura telematica messa a disposizione gratuitamente dal Fisco, implica l’inserimento (oltre ai consueti dati) del codice destinatario. Questo codice è univoco, costituito da 6 cifre se il destinatario è un’azienda o un libero professionista (fattura B2B), oppure da 7 cifre se la fattura è intestata alla Pubblica Amministrazione (fattura B2G). In caso di fattura verso un consumatore finale (B2C) o altro soggetto senza Partita IVA, si utilizza un codice convenzionale di sette zeri (0000000).

Se l’importo delle fatture supera i 77,47 euro, si applica l’imposta di bollo di 2 euro valorizzando il campo “Bollo Virtuale” (si paga ogni trimestre, in base all’elenco fatture presente in area riservata sul sito web dell’Agenzia delle Entrate). Infine, si inserisce la firma digitale e si invia al Sistema di Interscambio (SdI).

 

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