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Crisi azienda: gestione al consulenti del lavoro

Di Gennaio 25, 2019imprese
Si amplia la platea dei professionisti coinvolti nelle procedure di crisi e insolvenza: anche i consulenti del lavoro potranno far parte di organismi di composizione della crisi.

Ai consulenti del lavoro sarà consentito assumere il ruolo di curatori fallimentari, ma anche di commissari giudiziali e di liquidatori. La novità è stata confermata dal Premier Giuseppe Conte nel corso del convegno “Dalla storia…verso il futuro. Stati Generali dei Consulenti del Lavoro”, tenutosi a Roma lo scorso 11 gennaio. Come annunciato dal Presidente del Consiglio, la professione di consulente del lavoro sarà abilitata alla gestione delle crisi aziendali grazie alla riforma fallimentare recentemente approvata.

Secondo quanto sancito dal nuovo articolo 358, dedicato ai requisiti per la nomina relativa agli incarichi, anche i consulenti del lavoro potranno far parte di organismi di composizione della crisi.

Un ampliamento della platea dei soggetti coinvolti nelle procedure di crisi e insolvenza, che ha subito ottenuto la piena approvazione da parte della Presidente del Consiglio Nazionale, Marina Calderone:

“Il nostro inserimento nella riforma della crisi di impresa è il giusto riconoscimento delle capacità professionali dei consulenti del lavoro nella gestione delle crisi di impresa e delle relative ricadute occupazionali.

Assistiamo 1,5 milioni di piccole imprese e siamo senza dubbio la categoria che meglio conosce le problematiche aziendali, talvolta non dipendenti esclusivamente da fenomeni finanziari, ma anche da calamità naturali e di congiuntura economica.”

Fonte 

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